Scritti autobiografici. La mia via alla storia. Preghiere

Johan Huizinga (1872-1945)

Johan Huizinga iniziò a scrivere le sue memorie – che insieme alle Preghiere costituiscono gli Scritti autobiografici – quando aveva ormai settantun anni. Prende in esame soprattutto la propria formazione di storico. Il testo, di dimensioni contenute ma che si contraddistingue per la lucidità con la quale l’Autore affronta l’argomento, abbonda inoltre di dettagli pregevoli nonché di osservazioni acute e venne dato alle stampe per la prima volta nel 1947. Persona notoriamente riservata, Huizinga ci svela in questo saggio il suo temperamento malinconico. Mette tuttavia in rilievo la sua sensibilità nei confronti di tutto quanto abbia avuto attinenza con la storia e non fa mistero delle sue ambizioni di carattere scientifico. Conclude, infine, illustrando la genesi delle sue opere storiche che considerava più rappresentative: L’autunno del medioevo ed Erasmo.

L’edizione italiana

Queste memorie vengono pubblicate ora in una nuova traduzione. Per la prima volta escono in un’edizione separata arricchita da brani inediti e corredata da più di 40 illustrazioni a colori. La traduzione è stata condotta sull’edizione critica olandese (2016) della quale si è occupato Anton van der Lem. Lo storico è insigne studioso di Huizinga nonché curatore dell’archivio omonimo esistente presso l’Università di Leida.

Tredici preghiere

Oltre a ‘La mia via alla storia’, il volume contiene un altro testo inedito costituito dalle tredici preghiere. Il celeberrimo storico scrisse le preghiere nell’ottobre e nel novembre del 1944. Nelle preghiere egli fornisce una chiara dimostrazione della sua profonda fede in Dio, al quale si rivolge nei cupi giorni della seconda guerra mondiale.

Scritti autobiografici: un’ottima introduzione a Johan Huizinga

Perché il testo va considerato un’ottima introduzione per i giovani storici e quanti desiderano conoscere l’opera di Johan Huizinga? […] Il fascino, per il lettore odierno, sta nella franchezza con la quale Huizinga descrive il percorso attraverso il quale era diventato uno storico come una sorta di ricerca della propria strada e che, dunque, non gli impedisce affatto di parlare dei suoi difetti né di raccontare gli errori commessi. […] Benché il testo avesse un carattere introduttivo, Huizinga si rivolse a un pubblico colto, per non dire di formazione accademica, che fosse però animato dalla curiosità di approfondire la genesi delle sue opere. (Postfazione, p. 84.)

Edizione originale nederlandese a cura di Anton van der Lem.
Edizione italiana a cura di Gerrit Van Oord.

Sito in italiano dedicato a Johan Huizinga.