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  • Serena Caramitti

    Serena Caramitti è nata a Roma dove ha svolto attività letteraria parallelamente alla sua professione di musicista. Ha pubblicato varie raccolte di poesia, tra cui E' Sempre la Risacca (1976, premio Nuovi Fermenti), Verso il Tempo (1984, premio Romagna), Permesso di Soggiorno (1989, premio Bodini), Fantasmi di Larici (1993, premio Abruzzo Oggi), Un Anno con Lui (2000), Quali Parole (2001, premio Cecco d'Ascoli), Colloqui on Line (2001), Titoli di Coda (2003). Per la narrativa ha al suo attivo il volume di racconti Il tabulatore (1989, premio Esagono) ed è coautrice di Racconti d'incubo (Newton & Compton 1990). Collabora a riviste letterarie ed è inserita in numerosi saggi critici e antologie.

Serena Caramitti

Serena Caramitti è nata a Roma dove ha svolto attività letteraria parallelamente alla sua professione di musicista. Ha pubblicato varie raccolte di poesia, tra cui E' Sempre la Risacca (1976, premio Nuovi Fermenti), Verso il Tempo (1984, premio Romagna), Permesso di Soggiorno (1989, premio Bodini), Fantasmi di Larici (1993, premio Abruzzo Oggi), Un Anno con Lui (2000), Quali Parole (2001, premio Cecco d'Ascoli), Colloqui on Line (2001), Titoli di Coda (2003). Per la narrativa ha al suo attivo il volume di racconti Il tabulatore (1989, premio Esagono) ed è coautrice di Racconti d'incubo (Newton & Compton 1990). Collabora a riviste letterarie ed è inserita in numerosi saggi critici e antologie.
Trasparenze. Racconti

Trasparenze. Racconti

Il nuovo libro Trasparenze di Serena Caramitti si compone di diciannove pezzi di varia estensione e di mobile dinamica dislocativa. I temi, che tornano nel libro con insistenza appassionata, sono in gran parte quelli che hanno da sempre animato le sue scritture in versi.

Penelope in Trastevere

Penelope in Trastevere

Letto il titolo, ho pensato subito ad una trasposizione trasteverina della Penelope omerica, in desolata attesa di un Ulisse romano di ritorno da una delle tante guerre… Poi lessi il romanzo, e scoprii che la Penelope del XIII rione non aspettava il ritorno di nessuno e doveva il nome pagano solo alla laicità di suo padre. Ma scoprii anche che, nelle pagine, il nostos c’era ugualmente. Ed era il ritorno di un personaggio del racconto. Era il ritorno di Serena in Trastevere dove aveva trascorso gran parte della sua vita. (Luigi Magni)